I fornitori di soia per l'industria del salmone cessano completamente il commercio di soia brasiliana proveniente da terreni deforestati - Mowi Italia

I fornitori di soia per l’industria del salmone cessano completamente il commercio di soia brasiliana proveniente da terreni deforestati

Nel 2020 i fornitori brasiliani di soia per l’industria del salmone, CJ Selecta, Caramuru e Imcopa/Cervejaria Petrópolis, hanno implementato una catena del valore al 100% senza disboscamento.

Non sarà quindi più commercializzata soia coltivata su terreni deforestati, per nessun mercato.

Questa coraggiosa e storica decisione stabilisce un nuovo punto di riferimento per la sostenibilità delle catene di approvvigionamento globali ed è in netto contrasto con i più grandi commercianti di soia brasiliani che continuano invece a commercializzare soia coltivata su terreni deforestati.   

Come risultato di questa scelta, la maggior parte dell’industria globale dell’allevamento del salmone, compreso l’intero settore europeo, si rifornirà di soia da fornitori brasiliani le cui catene del valore sono al 100% esenti da deforestazione e conversione. Catarina Martins, Chief Technical Officer di Mowi, ha dichiarato: “Insieme ad altri membri del gruppo Aquaculture Dialogue on Sustainable Soy Sourcing from Brazil, elogiamo l’audace mossa di leadership di Caramuru, CJ Selecta e Imcopa per proteggere l’ambiente e la fauna selvatica brasiliani, anche al di fuori della catena del valore del salmone. Tale impegno per il nostro ambiente manterrà sostenibile la nostra industria e spero che altri produttori di proteine animali siano stimolati a fare lo stesso”.

È la prima volta che i fornitori brasiliani di soia prendono un tale impegno. La decisione è accolta con favore dalle organizzazioni ambientaliste globali, dai distributori internazionali, dagli allevatori di salmone, dai produttori di mangimi, dai trasformatori di salmone e dagli investitori, che sono profondamente preoccupati per la crescente deforestazione e per i tassi di conversione della foresta in terreni coltivati in Brasile.

Maurício Voivodic, Executive Director di WWF Brazil, ha dichiarato: “Consideriamo questo impegno volontario un punto di riferimento per ispirare altri produttori globali di proteine animali, così come altri mercati legati alla catena di approvvigionamento della soia. Celebriamo insieme questo importante progetto guidato dal settore privato per la protezione dello straordinario Cerrado brasiliano”.

Ida Breckan Claudi, Senior Advisor della Rainforest Foundation Norway, ha aggiunto: “I fornitori brasiliani di soia e l’industria norvegese del salmone mostrano una vera leadership e stabiliscono il nuovo standard di sostenibilità per le catene di approvvigionamento. I produttori mondiali di carne suina, di pollo e bovina permettono ancora la deforestazione all’interno della loro catena di approvvigionamento. Per non essere più complice di tutto ciò, l’industria della carne deve seguire l’esempio dell’industria del salmone e richiedere ai propri fornitori di diventare completamente esenti da deforestazione”.

Questa è la prima volta che un’industria di proteine animali stabilisce volontariamente un tale punto di riferimento di settore. I partecipanti e le parti interessate coinvolte in questa iniziativa sperano di ispirare altre industrie globali di proteine animali, come quelle della carne bovina, suina e del pollo, a seguire l’esempio.

CJ Selecta, Caramuru e Imcopa/Cervejaria Petrópolis si erano prefissati agosto 2020 come ultima data per avere la filiera della soia priva di deforestazione e conversione. Assieme a ProTerra e al WWF Brasile, hanno concordato un solido sistema di monitoraggio, reportistica e verifica (MRV) che implementi e faccia rispettare il loro impegno di zero deforestazione.

Da diversi anni i fornitori brasiliani vendono soia certificata e priva di deforestazione all’industria dell’acquacoltura europea, mentre in altri mercati distribuiscono prodotti non garantiti. Questo nuovo impegno estende il vincolo di zero deforestazione a tutto il loro commercio di soia, anche al di fuori della catena del valore del salmone. Ciò significa che la soia prodotta su terreni convertiti dopo agosto 2020 non può essere acquistata da nessuna di queste aziende. La decisione avrà effetto immediato su tutti i nuovi contratti di acquisto della soia.

                                   

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